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I dati dell'economia ligure - Note periodiche

In questa sezione è possibile consultare le più recenti analisi prodotte da Liguria Ricerche riguardo ai dati trimestrali e annuali di fonte ufficiale relativi ai principali aspetti dell'economia ligure e in confronto con altre realtà territoriali.

E' possibile visualizzare i grafici e le note di commento per tematica e/o per trimestre di riferimento e accedere

sia alla versione più recente delle analisi prodotte per ciascuna tematica, sia alle edizioni precedenti. Le analisi verranno periodicamente aggiornate con i dati progressivamente disponibili.

Imprese attive in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese attive per settore in Liguria e Italia nel III trimestre 2021 (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese artigiane in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
30 novembre 2021

Imprese - III trimestre 2021

Tag: imprese

In Liguria, nel III trimestre del 2021, si consolida la crescita iniziata nel primo trimestre dell’anno: lo stock di imprese registrate segna un incremento pari allo 0,5% rispetto allo stesso trimestre del 2020, che risultava però ancora condizionato dalla stagione pandemica, mentre per le imprese attive la crescita è dello 0,7%.

La ripresa regionale dello stock delle imprese, sia registrate che attive, risulta leggermente meno intensa rispetto a quella rilevata a livello nazionale (+0,6% per le imprese registrate e a +0,9% per le attive).

A livello territoriale l’incremento delle imprese attive interessa tutte le province liguri, con intensità leggermente diverse: La Spezia presenta la crescita più significativa (+1,0% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), seguita da Imperia (+0,7%), Genova (+0,6%) e Savona (+0,5%).

A livello settoriale, in Liguria, le imprese attive diminuiscono nei seguenti settori: Agricoltura (-0,7%), Industria in senso stretto (-0,5%), Commercio (-0,7%), Trasporti e magazzinaggio (-1,1%).

Si rilevano incrementi, invece, per quanto riguarda i seguenti settori:

  • Costruzioni: +1,8%;
  • Servizi di alloggio e ristorazione: +0,6%;
  • Altri servizi alla persona: +1,1%;
  • Servizi alle imprese: +2,7%;
  • Categoria residuale "Altri settori": +11,9%.

Il numero delle imprese a carattere artigiano è in crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente: +0,5% per le imprese registrate e +0,6% per le attive. Per entrambi gli stock, l’incremento è superiore alla variazione rilevata a livello nazionale.

La dinamica positiva interessa tutte le province della regione con la sola eccezione di Savona, che presenta uno stock di imprese registrate ed attive pressoché stabile rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

In termini tendenziali, il tasso di artigianalità della regione rimane invariato e pari al 26,8%. L’indicatore migliora nei settori «agricoltura», «servizi di alloggio e ristorazione» e nella categoria residuale «altri settori», rimane stabile nel «commercio» e si riduce in tutti i settori rimanenti.

Il settore del commercio registra un calo del numero delle imprese sia registrate (-0,5%) che attive (-0,7%). Per entrambi gli stock, la flessione regionale è più intensa di quella sperimentata a livello nazionale (-0,3% per le imprese registrate e -0,2% per le attive).

La dinamica negativa coinvolge, per entrambi gli stock, le province di Genova, La Spezia e Savona. Nella provincia di Imperia, invece, si registra una dinamica di crescita, pari a +0,2% per le imprese registrate e a +0,7% per le attive.

In termini sub-settoriali, le imprese attive operanti nel commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e motocicli) sperimentano, per la prima volta nel corso dell’anno, la contrazione più intensa (-0,9%) e maggiore rispetto a quella rilevata tra le imprese operanti nel commercio al dettaglio.

Nel III trimestre del 2021, il numero di startup innovative in Liguria aumenta del 16,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Rimane invariato, invece, il rapporto delle startup innovative sul totale nazionale.

Nello specifico, il numero di startup innovative della regione è pari a 241 unità (15° valore tra le regioni italiane). Quasi l’81% di esse è concentrato nella provincia di Genova, a cui seguono quella della Spezia, con l’8,3% delle unità complessive, quella di Savona con il 6,2% e quella Imperia, con il 4,6%.


Export Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Export UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Bilancia Commerciale Liguria e Italia (Export - Import; valori in milioni di euro)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
17 settembre 2021

Commercio estero - II trimestre 2021

Tag: commercio estero

La dinamica tendenziale dell’export ligure per il secondo trimestre 2021 appare positiva: le esportazioni aumentano, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, del 41,2%, e le importazioni segnano un +66,6%. 

Nel II trimestre 2021 le importazioni e le esportazioni liguri registrano variazioni positive intense verso tutti i continenti. Si noti che le variazioni tendenziali sono calcolate rispetto al II trimestre del 2020, fortemente negativo in quanto influenzato dallo scoppio della pandemia di Covid-19; la ragione delle variazioni positive nel corso dell’ultimo trimestre è quindi fortemente influenzata da tale dinamica. 

In termini di destinazione, l’export ligure aumenta verso tutti i continenti e, in particolar modo, verso l’Oceania (143,3%) e l’Europa (+51,6%), che rappresenta la destinazione preponderante dell’export ligure, con una quota pari al 55,5% dei flussi totali. In termini di Paesi, invece, un incremento significativo si riscontra verso l’Asia centrale (+184,6%).

L’incremento delle esportazioni regionali (+41,2%) è la sintesi degli aumenti registrati in ognuna delle quattro province liguri: +34,6% per Imperia, +42,0% per Savona, +30,7% per Genova, +87,8% per La Spezia. 

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, a livello regionale aumentano i flussi export per i prodotti dell’agricoltura e della pesca (+22,3%), per i prodotti manifatturieri (+42,7%) e per la categoria residuale “altro” (+39,2%). Una dinamica positiva si rileva anche per i minerali (+10,2%), nonostante la contrazione del 62,4% registrata dalla provincia di Genova.

Anche i flussi in import aumentano da quasi tutti i mercati di origine, con la sola eccezione dell’America centro-meridionale (-0,5%) e degli altri Paesi africani (-35,2%) che, congiuntamente, rappresentano però solo il 6,0% dell’import regionale. Analizzando i cinque continenti, invece, le variazioni maggiormente significative si registrano in provenienza da Europa (+72,4%), Asia (+70,8%), America (+67,5%) e Africa (+50,5%). 

L’incremento delle importazioni interessa tutte le province del territorio: +38,9% per Imperia, +107,6% per Savona, +58,5% per Genova e +21,4% per La Spezia. 

In termini di categorie merceologiche, calano leggermente le importazioni dei prodotti dell’agricoltura e pesca, per via della diminuzione registrata a Savona e per la provincia della Spezia. I manufatti, che corrispondono al 57,9% dell’import regionale, aumentano invece del 63,6%. Anche i minerali e la categoria residuale “altro” presentano una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (rispettivamente +85,8% e +65,7%).

Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre, ossia il saldo tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni relativamente alle sole merci, resta negativa (-756 milioni) e peggiora rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-252 milioni di euro). Sia le importazioni che le esportazioni regionali hanno infatti sperimentato un incremento nel corso del II trimestre 2021 che, però, è risultato più intenso per le importazioni (+66,6% rispetto al +41,2% delle esportazioni), portando così ad un peggioramento tendenziale del saldo di bilancia commerciale.


Imprese attive in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese attive per settore in Liguria e Italia nel II trimestre 2021 (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese artigiane in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
4 agosto 2021

Imprese - II trimestre 2021

Tag: imprese

In Liguria, nel II trimestre del 2021, si consolida la crescita iniziata nel trimestre precedente: lo stock di imprese registrate segna un incremento pari allo 0,5% rispetto allo stesso trimestre del 2020, che risultava però fortemente condizionato dalla stagione pandemica, mentre per le imprese attive la crescita è dello 0,7%.

La ripresa regionale dello stock delle imprese, sia registrate che attive, risulta leggermente meno intensa rispetto a quella rilevata a livello nazionale (+0,6% per le imprese registrate e a +0,9% per le attive).

A livello territoriale l’incremento delle imprese attive interessa tutte le province liguri, con intensità leggermente diverse: La Spezia presenta la crescita più significativa (+0,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), seguita da Genova (+0,8%) e da Imperia (+0,6%). Nella provincia di Savona, invece, la ripresa si presenta con minor forza (+0,4%).

A livello settoriale, in Liguria, le imprese attive diminuiscono nei seguenti settori: Agricoltura (-0,3%), Industria in senso stretto (-0,6%), Commercio (-0,4%), Trasporti e magazzinaggio (-0,8%).

Si rilevano incrementi, invece, per quanto riguarda i seguenti settori:

  • Costruzioni: +1,2%;
  • Servizi di alloggio e ristorazione: +0,6%;
  • Altri servizi alla persona: +1,0%;
  • Servizi alle imprese: +2,7%;
  • Categoria residuale “Altri settori”: +34,1%

Il numero delle imprese a carattere artigiano è in crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente: +0,2% per le imprese registrate e +0,3% per le attive. Per entrambi gli stock, l’incremento è superiore alla variazione rilevata a livello nazionale, pari a +0,1% sia per le imprese registrate che per le attive.

La dinamica positiva interessa tutte le province della regione con la sola eccezione di Savona (-0,5% sia per le imprese registrate che per quelle attive).

In termini tendenziali, il tasso di artigianalità della regione rimane invariato, con un valore pari al 26,8%. L’indicatore migliora nel settore «agricoltura» e nella categoria residuale «altri settori», rimane stabile nel commercio, e si riduce in tutti i settori rimanenti.

Il settore del commercio registra un calo del numero delle imprese registrate (-0,2%) e attive (-0,4%). Per le imprese attive, la flessione regionale risulta più intensa di quella sperimentata a livello nazionale (-0,1%), mentre la variazione dello stock di imprese registrate risulta allineata a quella media nazionale.

La dinamica negativa coinvolge, per entrambi gli stock, le province di Genova e La Spezia e, nel caso delle imprese registrate, interessa anche la provincia di Savona. A Imperia, invece, le imprese registrate ed attive presentano entrambe una dinamica di crescita.

In termini sub-settoriali, sono le imprese attive operanti nel commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e motocicli) a sperimentare la contrazione più intensa (-0,5%).

Nel II trimestre del 2021, il numero di startup innovative in Liguria aumenta del 15,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Diminuisce, invece, il rapporto delle startup innovative sul totale nazionale (-0,04 punti percentuali).

Nello specifico, il numero di startup innovative della regione è pari a 233 unità (15° valore tra le regioni italiane). Oltre l’81% di esse è concentrato nella provincia di Genova, a cui seguono quella della Spezia, con l’8,6% delle unità complessive, quella di Savona con il 6,0% e quella Imperia, con il 4,3%.