In questa sezione è possibile consultare le più recenti analisi prodotte da Liguria Ricerche riguardo ai dati trimestrali e annuali di fonte ufficiale relativi ai principali aspetti dell'economia ligure e in confronto con altre realtà territoriali.
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La dinamica tendenziale dell’export ligure per il quarto trimestre 2021 appare positiva: le esportazioni aumentano, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, del 7,6%, e le importazioni segnano un +139,6%. Si consideri che tali variazioni derivano dal confronto con il quarto trimestre del 2020, ancora parzialmente influenzato dalla situazione pandemica.
Nel IV trimestre 2021 le importazioni e le esportazioni liguri registrano trend differenti nei cinque continenti.
In termini di esportazioni, si registra un incremento dei flussi verso l’Europa e l’Oceania e altri territori (pari rispettivamente a +24,4% e a +22,4%). Nel trimestre esaminato, l’Europa rappresenta la destinazione preponderante dell’export ligure, con una quota pari al 48,9% dei flussi totali, motivo per cui l’incremento delle esportazioni registrato in questo continente ha un impatto significativo sul risultato complessivo regionale. Un decremento nei flussi si registra invece in Africa (-29,2%), in America (-3,9%) e in Asia (-4,5%).
In termini di destinazione, l’export ligure aumenta verso l’Unione Europea (+26,9%) e gli altri Paesi europei (+14,9%), verso il Medio Oriente (+92,3%), l’America settentrionale (+1,4%), l’Asia centrale (+31,5%) e il Medio Oriente (+71,9%) e verso l’Oceania e gli altri territori (+22,4%). Diminuisce, invece, verso le altre destinazioni.
L’incremento delle esportazioni regionali (+7,6%) è la sintesi degli aumenti registrati in tre delle quattro province liguri: +35,0% a Imperia, +12,0% a Savona e +6,2% a Genova. Solo nella provincia di Spezia si è invece registrato un decremento, pari al 6,1%.
Per quanto riguarda le categorie merceologiche, a livello regionale aumentano i flussi di export per i prodotti dell’agricoltura e pesca (+9,7%), per i prodotti manifatturieri (+6,0%) e per la categoria residuale «altro» (+42,1%). Una dinamica negativa si rileva invece per i minerali (-19,6%), influenzati negativamente dalle contrazioni registrate a Genova (-56,0%) e nella Spezia (-57,7%).
I flussi in import aumentano invece per tutti i mercati di origine.
L’incremento delle importazioni interessa tre delle quattro province liguri: +59,3% a Imperia, +80,0% a Savona, +226,5% a Genova. Nella Spezia si registra invece un decremento (-20,6%).
Anche in termini di categorie merceologiche si rileva un incremento generalizzato. Aumentano le importazioni dei prodotti dell’agricoltura e pesca (+14,2%), nonostante le diminuzioni registrate a Savona e nella provincia della Spezia, e i manufatti (+175,0%), che corrispondono al 73,3% dell’import regionale. Anche i minerali e la categoria residuale «altro» presentano una dinamica tendenziale positiva registrando percentuali positive pari a +87,8% e +89,8%.
Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre, ossia il saldo tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni relativamente alle sole merci, resta negativa (-3,1 miliardi) e peggiora rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-333 milioni di euro). Sia le importazioni che le esportazioni regionali hanno sperimentato un incremento nel IV trimestre 2021; tuttavia, l’aumento più intenso delle importazioni (+139,6% rispetto al +7,6% delle esportazioni) ha portato ad un peggioramento tendenziale del saldo di bilancia commerciale regionale.
In Liguria, nel IV trimestre del 2021, si consolida la crescita iniziata nel primo trimestre dell’anno: lo stock di imprese, sia registrate che attive, segna un incremento pari allo 0,8% rispetto allo stesso trimestre del 2020, che risultava però ancora condizionato dalla stagione pandemica.
La ripresa regionale dello stock delle imprese registrate si pone in controtendenza rispetto all’andamento medio nazionale (che presenta una dinamica decrescente pari al -0,2%). Per le imprese attive, invece, la ripresa ligure presenta intensità maggiore rispetto alla media italiana.
A livello territoriale l’incremento delle imprese attive interessa tutte le province liguri, con intensità leggermente diverse: Imperia e La Spezia presentano la crescita più significativa (rispettivamente +1,4% e +1,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), seguite da Savona (+0,8%) e Genova (+0,6%).
A livello settoriale, in Liguria, le imprese attive diminuiscono nei seguenti settori: «Agricoltura» (-0,1%), «Industria in senso stretto» (-0,4%), «Commercio» (-0,8%), «Trasporti e magazzinaggio» (-1,4%).
Si rilevano incrementi, invece, per quanto riguarda i seguenti settori:
Il numero delle imprese a carattere artigiano è in crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente: +1,1% per le imprese registrate e +1,2% per le attive. Per entrambi gli stock, l’incremento si contrappone alla variazione negativa rilevata a livello nazionale.
La dinamica positiva interessa tutte le province della regione. La dinamica di maggiore intensità si rileva ad Imperia, sia per imprese registrate (+2,0%) che per quelle attive (+2,2%).
In termini tendenziali, il tasso di artigianalità della regione aumenta leggermente, raggiungendo un valore pari al 26,9%. L’indicatore migliora nei settori «agricoltura», «industria manifatturiera» e «servizi di alloggio e ristorazione», rimane stabile nell’«industria in senso stretto», nel «commercio» e nella categoria residuale «altri settori», e si riduce in tutti i settori rimanenti.
Il settore del commercio registra un calo del numero delle imprese sia registrate (-0,5%) che attive (-0,8%). Per entrambi gli stock, la flessione regionale è più intensa di quella sperimentata a livello nazionale (-1,4% per le imprese registrate e -1,0% per le attive).
La dinamica negativa coinvolge, per entrambi gli stock, le province di Genova, La Spezia e Savona. Nella provincia di Imperia, invece, si registra una dinamica di crescita, pari a +0,4% per le imprese registrate e a +0,6% per le attive.
In termini sub-settoriali, le imprese attive operanti nel commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e motocicli) sperimentano la contrazione più intensa (-0,9%), seguite dalle imprese operanti nel commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e motocicli).
Nel IV trimestre del 2021, il numero di startup innovative in Liguria aumenta del 31,0% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Aumenta anche il rapporto delle startup innovative sul totale nazionale, sebbene solo leggermente.
Nello specifico, il numero di startup innovative della regione è pari a 245 unità (16° valore tra le regioni italiane). Oltre l’80% di esse è concentrato nella provincia di Genova, a cui seguono quella della Spezia, con il 7,8% delle unità complessive, quella di Savona con il 6,5% e quella Imperia, con il 5,3%.
La dinamica tendenziale dell’export ligure per il terzo trimestre 2021 appare positiva: le esportazioni aumentano, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, del 54,8%, e le importazioni segnano un +35,6%.
Nel III trimestre 2021 le importazioni e le esportazioni liguri registrano trend differenti nei cinque continenti.
In termini di esportazioni, i flussi verso l’America e l’Oceania registrano i maggiori incrementi, pari rispettivamente a +283,6% e a +44,5%. Flussi positivi si registrano anche in Asia (+21,7%) e in Europa (+17,5%), a fronte del -71,5% rilevato nel continente africano.
In termini di destinazione, l’export ligure aumenta verso l’Unione Europea (+24,1%), il Medio Oriente (+92,3%), l’America settentrionale (+329,4%) e centro-meridionale (+121,5%). Diminuisce, invece, verso le altre destinazioni.
L’incremento delle esportazioni regionali (+54,8%) è la sintesi degli aumenti registrati in ognuna delle quattro province liguri: +6,7% a Imperia, +13,3% a Savona, +62,4% a Genova e +128,5% nella Spezia.
Per quanto riguarda le categorie merceologiche, a livello regionale aumentano i flussi di export per i prodotti dell’agricoltura e della pesca (+24,5%), per i prodotti manifatturieri (+56,3%) e per la categoria residuale «Altro» (+44,8%). Una dinamica negativa si rileva invece per i minerali (-16,1%), influenzati negativamente dalle contrazioni registrate a Genova (-11,1%) e nella Spezia (-74,8%).
I flussi in import aumentano per quasi tutti i mercati di origine, con la sola eccezione del continente americano, degli altri Paesi europei e dell’Oceania e degli altri territori. Analizzando i cinque continenti si rilevano variazioni positive in provenienza dall’Africa (+144,1%), dall’Asia (+74,7%) e dall’Europa (+17,2%). In contrazione, invece, le importazioni dall’America (-52,4%) e dall’Oceania (-31,6%).
L’incremento delle importazioni interessa tutte le province del territorio: +37,5% a Imperia, +57,8% a Savona, +30,1% a Genova e +2,9% nella Spezia.
In termini di categorie merceologiche, calano leggermente le importazioni dei prodotti dell’agricoltura e pesca, per via della diminuzione registrata a Savona e nella provincia della Spezia. I manufatti, che corrispondono al 55,9% dell’import regionale, aumentano invece del 20,7%. Anche i minerali e la categoria residuale «Altro» presentano una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (rispettivamente pari a +68,7% e +151,0%).
Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre, ossia il saldo tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni relativamente alle sole merci, resta negativa (-200 milioni circa) ma migliora rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Sia le importazioni che le esportazioni regionali hanno sperimentato un incremento nel III trimestre 2021 che, però, è risultato più intenso per le esportazioni (+54,8% rispetto al +35,6% delle importazioni) portando così ad un miglioramento tendenziale del saldo di bilancia commerciale regionale.