Liguria Ricerche SpA
Via XX Settembre, 42 - Genova
+39 010 840.3286
HOME > ATTIVITÀ > STUDI E RICERCHE > NOTE SULLE TENDENZE ECONOMICHE

I dati dell'economia ligure - Note periodiche

In questa sezione è possibile consultare le più recenti analisi prodotte da Liguria Ricerche riguardo ai dati trimestrali e annuali di fonte ufficiale relativi ai principali aspetti dell'economia ligure e in confronto con altre realtà territoriali.

E' possibile visualizzare i grafici e le note di commento per tematica e/o per trimestre di riferimento e accedere

sia alla versione più recente delle analisi prodotte per ciascuna tematica, sia alle edizioni precedenti. Le analisi verranno periodicamente aggiornate con i dati progressivamente disponibili.

Export Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Export UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Bilancia Commerciale Liguria e Italia (Export - Import; valori in milioni di euro)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
8 luglio 2024

Commercio estero - I trimestre 2024

Tag: commercio estero

 

I dati utilizzati nella presente nota sono provvisori (scaricati in data 17 giugno 2024)


La dinamica tendenziale dell’export ligure per il I trimestre 2024 appare negativa: le esportazioni diminuiscono del 14,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Anche le importazioni segnano una diminuzione, pari a -27,8%.

Nel trimestre esaminato le importazioni e le esportazioni liguri registrano una diminuzione in tutti i continenti, con la sola eccezione delle importazioni dall’Oceania e altri territori.

In termini di esportazioni tutte le variazioni sono negative. La diminuzione dei flussi verso l’Europa (-2,1%) incide maggiormente sul risultato complessivo, in quanto nel trimestre esaminato l’Europa rappresenta la destinazione più importante per l’export ligure, con una quota pari al 62,6% dei flussi totali. Le esportazioni diminuiscono anche verso gli altri continenti, secondo le seguenti percentuali: Africa (-2,2%), America (-53,5%), Asia (-6,1%) e Oceania e altri territori (-25,7%).

In termini di destinazioni, l’export ligure diminuisce verso l’Unione Europea (-13,4%), l’Africa settentrionale (-7,2%), l’America settentrionale (-64,6%), l’Asia orientale (-21,0%) e l’Oceania e altri territori (-25,7%).

La diminuzione delle esportazioni regionali (-14,7%) è la sintesi dei decrementi registrati in tutte le province liguri: Imperia (-5,3%), Savona (-3,5%), Genova (-15,1%) e La Spezia (-41,8%).

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, a livello regionale la diminuzione dei flussi di export è influenzata maggiormente dal calo dei prodotti manifatturieri (-17,2%), che rappresentano l’85,3% dei flussi in uscita del trimestre. Diminuiscono anche le esportazioni di minerali (-26,5%) e della categoria residuale «altro» (-10,3%). I flussi in uscita aumentano invece per l’agricoltura e pesca (+18,4%).

Anche i flussi in import diminuiscono dalla maggior parte dei mercati di origine, ad eccezione dell’Africa settentrionale (+4,8%) e dell’Oceania e altri territori (+298,1%). Analizzando i cinque continenti, si registrano variazioni negative secondo le seguenti percentuali: Europa (-34,8%), Africa (-6,6%), America (-52,8%) e Asia (-21,5%).

La diminuzione delle importazioni regionali (-27,8%) interessa tutte le province liguri: -29,1% a Imperia, -26,3% a Savona, -15,7% a Genova e -58,8% nella Spezia.

In termini di categorie merceologiche si rileva un incremento solo nelle importazioni dei prodotti dell’agricoltura e della pesca (+17,8%). Nelle altre categorie si registrano le seguenti variazioni: Minerali (-38,0%); Prodotti manifatturieri (-22,4%); Categoria residuale «altro» (-12,2%).

Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre, ossia il saldo tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni relativamente alle sole merci, resta negativa (-1,1 miliardi di euro) ma migliora rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-1,9 miliardi). La diminuzione delle importazioni regionali (-27,8%) è risultata più intensa della contrazione delle esportazioni (-14,7%), portando ad un miglioramento tendenziale del saldo di bilancia commerciale regionale.


Occupati in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di disoccupazione in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di inattività in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
26 giugno 2024

Mercato del lavoro - I trimestre 2024

Tag: mercato del lavoro

 

I dati qui riportati fanno riferimento alla nuova serie storica pubblicata da Istat a partire dall'11 marzo 2022, a seguito della revisione della Rilevazione sulle Forze Lavoro.


Il livello dei tassi di occupazione, disoccupazione e inattività colloca la Liguria, come d’abitudine, in una posizione intermedia tra le performance del Nord-Ovest (migliori) e quelle dell’Italia nel suo complesso (peggiori).

In termini di dinamica, i tassi riferiti alla Liguria mostrano un incremento per il tasso di occupazione (+0,8 punti percentuali) e un decremento per il tasso di disoccupazione (-1,0 punti percentuali) e di inattività (-0,1 punti percentuali).

L’incremento del tasso di occupazione risulta sostanzialmente in linea con quello dell’Italia, ma meno intenso rispetto alla variazione osservata per il Nord-Ovest. La diminuzione del tasso di disoccupazione si configura invece come la più intensa delle tre aree considerate. Il tasso di inattività, infine, presenta un decremento solo lieve, meno intenso rispetto a quello osservato in Italia e nel Nord-Ovest.

Nel I trimestre 2024 in Liguria le forze lavoro aumentano rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+9 mila unità, ossia +1,4%). Contemporaneamente si registra un calo della popolazione inattiva (-1,2%, equivalente a circa 10 mila unità in meno).

Per quanto riguarda la forza lavoro, aumentano gli occupati (+2,5%, ossia circa 15 mila unità in più) e diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-13,3%, ossia circa 6 mila unità in meno).

Con riferimento alla popolazione inattiva, invece, si evidenzia un aumento delle forze di lavoro potenziali (+1.000 unità, ossia +3,8%) e una diminuzione delle persone che non cercano lavoro e non sono disponibili a lavorare (-2 mila unità, ossia -0,8%).

La dinamica positiva degli occupati (+2,5%) è trainata maggiormente dalla componente femminile (+3,7%) e, in misura minore, dalla partizione maschile (+1,5%). A livello settoriale l’andamento positivo è riconducibile ai comparti dell’agricoltura (+13,2%) e dei servizi (+3,6%). All’interno del comparto dei servizi si registra un incremento del commercio e delle attività di alloggio e ristorazione (+7,6%). L’industria presenta invece una variazione negativa (-2,3%), influenzata anche dall’andamento delle costruzioni (-20,9%).

Risulta in aumento, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il numero degli occupati alle dipendenze (+2,4%). Anche in questo caso l’incremento deriva in misura maggiore dalla crescita dell’occupazione femminile (+4,9% rispetto al +0,2% della partizione maschile). Anche il numero degli occupati alle indipendenze registra una crescita (+2,6%).

Per quanto riguarda i disoccupati, il decremento è riconducibile alla diminuzione di tutte le categorie: disoccupati ex-occupati (-6,9%), disoccupati ex-inattivi (-4,5%) e disoccupati senza esperienza di lavoro (-48,9%).


Imprese attive in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese attive per settore in Liguria e Italia nel I trimestre 2024 (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese artigiane in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
13 giugno 2024

Imprese - I trimestre 2024

Tag: imprese

In Liguria, nel I trimestre del 2024, continua il trend di contrazione iniziato nel I trimestre del 2022: nello specifico, lo stock di imprese registrate segna una diminuzione dello 0,5% e le imprese attive calano dello 0,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

La diminuzione regionale è concorde con l’andamento medio nazionale, ma meno intensa per entrambi gli stock. In Italia si osserva infatti una diminuzione dell’1,0% per le imprese registrate e dello 0,4% per quelle attive.

A livello territoriale il decremento delle imprese attive è attribuibile alle province di Savona (-0,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente) e di Genova (-0,5%); a Imperia si rileva invece una stabilità rispetto al periodo di confronto e nella provincia della Spezia una crescita pari allo 0,5%.

A livello settoriale, in Liguria, le imprese attive diminuiscono nei seguenti settori: «Agricoltura» (-2,7%), «Industria in senso stretto» (-0,7%), «Commercio» (-2,3%), «Trasporti e magazzinaggio» (-0,8%), categoria residuale «Altri settori» (-7,8%).

Si rilevano invece incrementi per quanto riguarda i seguenti settori:

  • «Costruzioni»: +1,0%;
  • «Servizi di alloggio e ristorazione»: +0,7%;
  • «Altri servizi alla persona»: +1,0%;
  • «Servizi alle imprese»: +1,1%.

Il numero delle imprese a carattere artigiano è in aumento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+0,2% per le imprese sia registrate che attive). Per entrambi gli stock, l’incremento si contrappone alla flessione nazionale.

La dinamica positiva interessa le province di Imperia e La Spezia, con riferimento ad entrambi gli stock considerati; a Genova si osserva invece una sostanziale stabilità in relazione ad entrambe le variabili, e a Savona una lieve diminuzione.

In termini tendenziali, il tasso di artigianalità della regione aumenta, raggiungendo un valore di 27,3%. L’indicatore aumenta nella maggior parte dei settori, rimane invariato nel settore «servizi alle imprese» e si riduce nei settori «agricoltura», «servizi di alloggio e ristorazione» e «altri servizi alla persona».

Il settore del commercio registra un calo del numero delle imprese sia registrate che attive (rispettivamente -2,6% e -2,3%). La flessione regionale è leggermente più intensa di quella osservata a livello nazionale per entrambi gli stock.

La dinamica negativa coinvolge, per entrambi gli stock, tutte le province della regione. Imperia presenta le diminuzioni meno intense sia per le imprese registrate che per le imprese attive.

In termini sub-settoriali, le imprese attive operanti nel commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e motocicli) sperimentano la contrazione più intensa (-2,6%), seguite dalle imprese operanti nel commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e motocicli), dove la diminuzione è pari a -2,4%.

Nel I trimestre 2024, il numero di startup innovative in Liguria aumenta del 7,0% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Aumenta anche la quota delle startup innovative sul totale nazionale (+0,26 punti percentuali).

Nello specifico, il numero di startup innovative della regione è pari a 243 unità (13° valore tra le regioni italiane). L’83,1% di esse è concentrato nella provincia di Genova, cui seguono, per intensità decrescente, Savona e La Spezia (entrambe con il 6,2% delle unità complessive) e Imperia (4,5%).

Anche il numero di PMI innovative, nel I trimestre 2024, aumenta in Liguria del 19,2% (+10 PMI innovative a Genova) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Cresce anche la quota delle PMI innovative sul totale nazionale (+0,13 punti percentuali).

Nello specifico, il numero di PMI innovative della regione è pari a 62 unità (11° valore tra le regioni italiane). Il 93,5% di esse è concentrato nella provincia di Genova, cui seguono, per intensità decrescente, La Spezia (4,8% delle unità complessive) e Savona (1,6%). Nella provincia di Imperia non si registra alcuna PMI innovativa.