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I dati dell'economia ligure - Note periodiche

In questa sezione è possibile consultare le più recenti analisi prodotte da Liguria Ricerche riguardo ai dati trimestrali e annuali di fonte ufficiale relativi ai principali aspetti dell'economia ligure e in confronto con altre realtà territoriali.

E' possibile visualizzare i grafici e le note di commento per tematica e/o per trimestre di riferimento e accedere

sia alla versione più recente delle analisi prodotte per ciascuna tematica, sia alle edizioni precedenti. Le analisi verranno periodicamente aggiornate con i dati progressivamente disponibili.

Arrivi e presenze in Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
Arrivi in Liguria - Composizione per provenienza
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
Presenze in Liguria - Composizione per provenienza
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
13 giugno 2024

Turismo - I trimestre 2024

Tag: turismo

 

I dati qui riportati sono di fonte Regione Liguria. È stata scelta questa fonte per l’elaborazione delle note trimestrali per garantire la migliore tempestività del dato e l’approfondimento a livello provinciale. I dati qui utilizzati fanno riferimento al report scaricato in data 10 maggio 2024.


Nel I trimestre 2024 prosegue l’andamento positivo del settore turistico. Nello specifico, le variazioni tendenziali dei flussi turistici mostrano un aumento sia degli arrivi (+2,3%), sia delle presenze (+4,9%).

L’incremento dei flussi è influenzato maggiormente dalla componente straniera, per la quale si registra un aumento pari all’11,2% per gli arrivi e all’11,1% per le presenze. Considerando solo il turismo nazionale, invece, la variazione è negativa per gli arrivi (-1,7%), ma positiva per le presenze (+2,4%).

A livello locale, la dinamica complessiva riferita agli arrivi è negativa solo nella provincia di Genova (-2,2%), a fronte del +3,2% di Imperia, del +7,0% di Savona e del +6,9% della Spezia. Nel caso delle presenze, invece, si registra una dinamica positiva in tutte le province liguri, con intensità maggiori a Imperia (+8,7%), Savona (+6,2%) e La Spezia (+6,1%), a fronte del più lieve incremento di Genova (+0,7%).

Il settore alberghiero chiude il I trimestre del 2024 con risultati positivi in termini sia di arrivi (+1,4%) che di presenze (+4,1%).

La permanenza media è di 2,5 notti per cliente.

A livello territoriale la dinamica positiva interessa i flussi complessivi di tutte le province liguri, con la sola eccezione degli arrivi nella provincia di Genova, che diminuiscono del 3,6%. Savona registra l’incremento di intensità maggiore in relazione agli arrivi (+7,2%) e Imperia in riferimento alle presenze (+8,3%).

Anche nel settore extra alberghiero si registrano risultati positivi, sebbene si tratti di valori assoluti più contenuti rispetto all’alberghiero. Nello specifico, gli arrivi aumentano del 4,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e le presenze del 6,5%. Per entrambe le componenti la variazione percentuale positiva registrata dal settore extra alberghiero è superiore alla corrispettiva rilevata nel settore alberghiero.

Anche la permanenza media è più elevata di quella registrata per il settore alberghiero e risulta pari a 3,6 notti per ospite.

Tutte le province liguri sono interessate dall’incremento dei flussi turistici extra alberghieri. La Spezia presenta la crescita più significativa sia per gli arrivi (+7,0%) che per le presenze (+10,7%); le intensità inferiori si rilevano invece ad Imperia nel caso degli arrivi (+1,4%) e a Genova per le presenze (+1,5%).


Export Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Export UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Bilancia Commerciale Liguria e Italia (Export - Import; valori in milioni di euro)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
12 giugno 2024

Commercio estero - IV trimestre 2023

Tag: commercio estero

 

I dati utilizzati nella presente nota sono provvisori (scaricati in data 30 maggio 2024)


La dinamica tendenziale dell’export ligure per il IV trimestre 2023 appare negativa: le esportazioni diminuiscono del 5,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Anche le importazioni segnano una diminuzione pari a -26,6%.

Nel trimestre esaminato le importazioni e le esportazioni liguri registrano una diminuzione nella maggior parte dei continenti.

In termini di esportazioni i flussi diminuiscono verso l’Europa (-9,3%), che nel trimestre esaminato rappresenta la seconda destinazione più importante per l’export ligure, con una quota pari al 36,4% dei flussi totali, e verso l’Africa (-45,5%) e l’Oceania e altri territori (-9,3%). Un incremento si osserva invece verso l’America (+2,4%), che rappresenta oltre il 42% dell’export ligure, e verso l’Asia (+3,9%).

In termini di destinazioni, l’export ligure diminuisce verso tutte le destinazioni, con la sola eccezione dell’America settentrionale (+1,4%), dell’America centro meridionale (+16,6%) e dell’Asia orientale (+9,1%).

La diminuzione delle esportazioni regionali (-5,4%) è la sintesi dei decrementi registrati nelle tre province di Imperia (-27,8%), Savona (-9,6%) e Genova (-2,9%). Nella Spezia si registra invece un aumento del 3,2%.

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, a livello regionale i flussi di export diminuiscono per i prodotti manifatturieri (-7,3%), che rappresentano l’89% dei flussi in uscita del trimestre; rimangono invece sostanzialmente stabili per la categoria residuale «altro» e aumentano nelle altre categorie, secondo le seguenti percentuali: Agricoltura e pesca (+31,0%); Minerali (+23,1%).

Anche i flussi in import diminuiscono dalla maggior parte dei mercati di origine, ad eccezione dell’America centro-meridionale (+10,4%) e del Medio Oriente (+7,2%). Analizzando i cinque continenti si registrano variazioni negative, secondo le seguenti percentuali: Europa (-26,4%), Africa (-33,3%), America (-32,5%), Asia (-15,2%) e Oceania e altri territori (-54,0%).

La diminuzione delle importazioni regionali (-26,6%) interessa tutte le province liguri: -10,3% a Imperia, -20,6% a Savona, -14,0% a Genova e -62,1% nella Spezia.

In termini di categorie merceologiche si rileva un incremento solo nelle importazioni dei prodotti dell’agricoltura e della pesca (+13,5%). Nelle altre categorie si registrano le seguenti variazioni: Minerali (-35,8%); Prodotti manifatturieri (-20,6%); Prodotti energetici (-100%); Categoria residuale «altro» (-2,5%).

Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre, ossia il saldo tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni relativamente alle sole merci, resta negativa (-581 milioni di euro) ma migliora rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-1,6 miliardi). La diminuzione delle importazioni regionali (-26,6%) è risultata più intensa della contrazione delle esportazioni (-5,4%), portando ad un miglioramento tendenziale del saldo di bilancia commerciale regionale.


Occupati in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di disoccupazione in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di inattività in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
11 giugno 2024

Mercato del lavoro - IV trimestre 2023

Tag: mercato del lavoro

 

I dati qui riportati fanno riferimento alla nuova serie storica pubblicata da Istat a partire dall'11 marzo 2022, a seguito della revisione della Rilevazione sulle Forze Lavoro.


Il livello dei tassi di occupazione e disoccupazione colloca la Liguria, come d’abitudine, in una posizione intermedia tra le performance del Nord-Ovest (migliori) e quelle dell’Italia nel suo complesso (peggiori). Il tasso di inattività regionale è in linea a quello del Nord-Ovest e più basso di quello dell’Italia.

In termini di dinamica, i tassi riferiti alla Liguria mostrano un incremento per il tasso di occupazione (+1,0 punti percentuali) e di disoccupazione (+0,6 punti percentuali) e un decremento per il tasso di inattività (-1,5 punti percentuali).

L’incremento del tasso di occupazione risulta più intenso rispetto alla variazione del Nord-ovest e meno intenso rispetto a quella dell’Italia. Nel caso del tasso di disoccupazione, invece, la crescita osservata in Liguria si contrappone alla diminuzione della variabile nei due contesti territoriali di riferimento. Infine, il tasso di inattività presenta la diminuzione più intensa tra le tre aree considerate.

Nel IV trimestre 2023 in Liguria le forze lavoro aumentano rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+22 mila unità, ossia +3,3%). Contemporaneamente si registra un calo della popolazione inattiva (-3,1%, equivalente a circa 26 mila unità in meno).

Per quanto riguarda la forza lavoro, aumentano sia gli occupati (+2,7%, ossia circa 17 mila unità in più), sia le persone in cerca di occupazione (+14,2%, ossia circa 5 mila unità in più).

Con riferimento alla popolazione inattiva, invece, si evidenzia una lieve diminuzione delle forze di lavoro potenziali (-0,2%) e delle persone che non cercano lavoro e non sono disponibili a lavorare (-13 mila unità, ossia -6,0%).

La dinamica positiva degli occupati (+2,7%) è trainata maggiormente dalla componente femminile (+5,3%), rispetto al più lieve incremento della partizione maschile (+0,7%). A livello settoriale l’andamento positivo è riconducibile ai comparti dell’industria (+0,3%) e dei servizi (+4,1%). All’interno dei due comparti si registra un decremento delle costruzioni (-9,2%) e un aumento del commercio e delle attività di alloggio e ristorazione (+4,1%). L’agricoltura presenta invece una variazione negativa (-30,3%).

Risulta in aumento, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il numero degli occupati alle dipendenze (+2,1%). L’incremento è riconducibile alla componente femminile (+5,3%), a fronte del calo rilevato per la partizione maschile (-0,9%). Anche il numero degli occupati alle indipendenze registra una crescita (+4,8%).

Per quanto riguarda i disoccupati, l’incremento è riconducibile alle categorie dei disoccupati ex-occupati (+12,6%) e dei disoccupati ex-inattivi (+71,1%). Diminuiscono invece i disoccupati senza esperienza di lavoro (-30,1%).