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I dati dell'economia ligure - Note periodiche

In questa sezione è possibile consultare le più recenti analisi prodotte da Liguria Ricerche riguardo ai dati trimestrali e annuali di fonte ufficiale relativi ai principali aspetti dell'economia ligure e in confronto con altre realtà territoriali.

E' possibile visualizzare i grafici e le note di commento per tematica e/o per trimestre di riferimento e accedere

sia alla versione più recente delle analisi prodotte per ciascuna tematica, sia alle edizioni precedenti. Le analisi verranno periodicamente aggiornate con i dati progressivamente disponibili.

Export Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Export UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Bilancia Commerciale Liguria e Italia (Export - Import; valori in milioni di euro)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
18 gennaio 2024

Commercio estero - III trimestre 2023

Tag: commercio estero

 

I dati utilizzati nella presente nota sono provvisori (scaricati in data 8 gennaio 2024)


La dinamica tendenziale dell’export ligure per il III trimestre 2023 appare negativa: le esportazioni diminuiscono del 7,8%, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Anche le importazioni segnano una diminuzione, pari a -16,9%.

Nel trimestre esaminato le importazioni e le esportazioni liguri registrano andamenti differenti nei cinque continenti.

In termini di esportazioni i flussi aumentano solo verso l’America (+1,0%), che rappresenta più di un terzo dell’export ligure, con una quota pari al 35,6% dei flussi totali regionali. Si registra invece una diminuzione verso gli altri continenti: Europa (-6,1%), Africa (-15,6%), Asia (-15,4%) e Oceania e altri territori (-35,9%). Nel trimestre esaminato, l’Europa rappresenta la destinazione preponderante dell’export ligure, con una quota pari al 42,1% dei flussi totali.

In termini di destinazioni, l’export ligure diminuisce verso l’Unione Europea (-7,6%), l’Africa settentrionale (-19,0%) e gli altri Paesi africani (-8,3%), l’Asia centrale (-60,5%) e orientale (-25,6%), l’Oceania e altri territori (-35,9%) e, solo leggermente, verso l’America settentrionale (-0,1%).

La diminuzione delle esportazioni regionali (-7,8%) è la sintesi dei decrementi registrati nelle tre province di Imperia (-2,3%), Savona (-11,7%) e Genova (-11,8%). Nella Spezia si registra invece un aumento del 12,7%.

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, a livello regionale i flussi di export diminuiscono solo per i prodotti manifatturieri (-9,4%), che rappresentano però quasi il 92% dei flussi in uscita del trimestre. Nelle altre categorie i flussi aumentano secondo le seguenti percentuali: Agricoltura e pesca (+16,0%); Minerali (+32,1%); Categoria residuale «altro» (+14,5%).

I flussi in import diminuiscono dai seguenti mercati di origine: dall’Unione europea (-4,0%), dagli altri Paesi europei (-43,9%), dagli altri Paesi africani (-35,4%), dall’America settentrionale (-16,0%), dal Medio Oriente (-19,3%) e dall’Asia centrale (-25,8%) e orientale (-46,8%). Analizzando i cinque continenti si registrano variazioni positive in provenienza dall’America (+5,5%) e dall’Oceania e altri territori (+48,5%) e variazioni negative in provenienza dall’Europa (-11,5%), dall’Africa (-14,8%) e dall’Asia (-30,9%).

La diminuzione delle importazioni regionali (-16,9%) interessa tre delle quattro province liguri: -16,8% a Savona, -19,3% a Genova e -13,6% nella Spezia. A Imperia si registra invece un aumento pari a +13,4%.

In termini di categorie merceologiche si rileva un incremento nelle importazioni dei prodotti dell’agricoltura e della pesca (+38,0%) e nella categoria residuale «altro» (+17,5%). Nelle altre categorie si registrano le seguenti variazioni: Minerali (-21,1%); Prodotti manifatturieri (-16,9%).

Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre, ossia il saldo tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni relativamente alle sole merci, resta negativa (-1,1 miliardi di euro), ma migliora rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-1,6 miliardi). La diminuzione delle importazioni regionali (-16,9%) è risultata più intensa della contrazione delle esportazioni (-7,8%), portando ad un miglioramento tendenziale del saldo di bilancia commerciale regionale.


Arrivi e presenze in Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
Arrivi in Liguria - Composizione per provenienza
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
Presenze in Liguria - Composizione per provenienza
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
11 gennaio 2024

Turismo - III trimestre 2023

Tag: turismo

 

I dati qui riportati sono di fonte Regione Liguria. È stata scelta questa fonte per l’elaborazione delle note trimestrali per garantire la migliore tempestività del dato e l’approfondimento a livello provinciale. I dati qui utilizzati fanno riferimento al report scaricato in data 15 dicembre 2023.


Nel III trimestre 2023 il settore turistico ha un andamento disomogeneo. Nello specifico, le variazioni tendenziali dei flussi turistici mostrano un aumento degli arrivi (+2,2%), ma una diminuzione delle presenze (-1,1%).

Per la componente straniera si registra un aumento sia degli arrivi (+5,9%), sia delle presenze (+1,8%). Le variazioni registrate dal turismo nazionale sono invece negative per entrambe le componenti: -1,8% per gli arrivi e -3,3% per le presenze.

A livello locale, la dinamica complessiva è positiva in tutte le province liguri per quanto riguarda gli arrivi, con incrementi maggiori nella provincia della Spezia (+4,9%) e a Savona (+2,0%). Le presenze mostrano invece andamenti contrapposti: le province di Genova e della Spezia registrano un aumento (+2,0% e +1,7% rispettivamente), mentre Imperia e Savona segnano un calo (-2,9% e -3,3% rispettivamente).

Il settore alberghiero chiude il III trimestre del 2023 con risultati positivi in termini di arrivi (+1,5%), ma negativi per quanto riguarda le presenze (-2,6%).

La permanenza media è di 3,2 notti per cliente.

A livello territoriale la dinamica positiva degli arrivi interessa i flussi complessivi di tutte le province liguri, con un incremento maggiore nella provincia della Spezia (+3,6%), seguita da Savona (+1,5%), Genova (+1,0%) e Imperia (+0,6%). Al contrario, le presenze calano in tutte le province: più intensamente a Savona (-4,5%) e a Imperia (-3,0%), cui seguono Genova (-0,5%) e La Spezia (-0,4%).

Nel settore extra alberghiero si registrano invece risultati positivi sia per gli arrivi che per le presenze, sebbene si tratti di valori assoluti più contenuti rispetto al settore alberghiero. Nello specifico, gli arrivi aumentano del 3,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e le presenze dello 0,9%. Per entrambe le componenti la dinamica registrata dal settore extra alberghiero è migliore alla corrispettiva rilevata nel settore alberghiero.

Anche la permanenza media è più elevata di quella registrata per il settore alberghiero e risulta pari a 4,4 notti per ospite.

Tutte le province liguri sono interessate dall’incremento degli arrivi, con La Spezia che presenta di nuovo la crescita più significativa (+5,8%); per le presenze, invece, solo Genova e La Spezia presentano una variazione positiva (+6,7% e +3,0% rispettivamente), compensando i cali di Imperia e Savona.


Occupati in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di disoccupazione in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di inattività in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
11 gennaio 2024

Mercato del lavoro - III trimestre 2023

Tag: mercato del lavoro

 

I dati qui riportati fanno riferimento alla nuova serie storica pubblicata da Istat a partire dall'11 marzo 2022, a seguito della revisione della Rilevazione sulle Forze Lavoro.


Il livello dei tassi di occupazione e disoccupazione colloca la Liguria, come d’abitudine, in una posizione intermedia tra le performance del Nord-Ovest (migliori) e quelle dell’Italia nel suo complesso (peggiori). Il tasso di inattività regionale è invece allineato a quello del Nord-Ovest e più basso di quello dell’Italia.

In termini di dinamica, i tassi riferiti alla Liguria mostrano un incremento per il tasso di occupazione (+0,4 punti percentuali) e un decremento per il tasso di disoccupazione (-0,4 punti percentuali) e di inattività (-0,1 punti percentuali).

L’incremento del tasso di occupazione risulta meno intenso di quello osservato nei contesti territoriali di riferimento. La diminuzione del tasso di disoccupazione è invece allineata alla variazione dell’Italia ma meno intensa rispetto a quella del Nord-ovest. Infine, il tasso di inattività presenta la decrescita meno intensa tra le aree considerate.

Nel III trimestre 2023 in Liguria le forze lavoro aumentano rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+4 mila unità, ossia +0,5%). Contemporaneamente si registra un calo della popolazione inattiva (-0,8%, equivalente a circa 7 mila unità in meno).

Per quanto riguarda la forza lavoro, aumentano gli occupati (+1,0%, ossia circa 6 mila unità in più) e diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-6,0%, ossia circa 2 mila unità in meno).

Con riferimento alla popolazione inattiva, invece, si evidenzia un aumento delle forze di lavoro potenziali (+8 mila unità, ossia +25,6%) e una diminuzione delle persone che non cercano lavoro e non sono disponibili a lavorare (-9 mila unità, ossia -3,9%).

La dinamica positiva degli occupati (+1,0%) è trainata maggiormente dalla componente maschile (+1,4%), rispetto al più lieve incremento della partizione femminile (+0,4%). A livello settoriale l’andamento positivo è riconducibile al comparto dei servizi (+2,8%), con il settore del commercio e delle attività di alloggio e ristorazione che cresce dell’1,5%. L’industria nel suo complesso presenta invece una diminuzione (-1,8%), che viene però mitigata dalla crescita del comparto delle costruzioni (+0,5%); anche l’agricoltura presenta una variazione negativa (-48,4%).

Risulta in diminuzione, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il numero degli occupati alle dipendenze (-2,1%). Il calo è riconducibile alla componente femminile (-4,9%), mentre la partizione maschile presenta un incremento (+0,5%). Il numero degli occupati alle indipendenze registra invece una crescita dell’11,7%.

Per quanto riguarda i disoccupati, il decremento è riconducibile alla diminuzione dei disoccupati ex-occupati e dei disoccupati ex-inattivi (-10,6% per entrambi). Aumentano invece i disoccupati senza esperienza di lavoro (+13,8%).