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I dati dell'economia ligure - Note periodiche

In questa sezione è possibile consultare le più recenti analisi prodotte da Liguria Ricerche riguardo ai dati trimestrali e annuali di fonte ufficiale relativi ai principali aspetti dell'economia ligure e in confronto con altre realtà territoriali.

E' possibile visualizzare i grafici e le note di commento per tematica e/o per trimestre di riferimento e accedere

sia alla versione più recente delle analisi prodotte per ciascuna tematica, sia alle edizioni precedenti. Le analisi verranno periodicamente aggiornate con i dati progressivamente disponibili.

Arrivi e presenze in Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
Arrivi in Liguria - Composizione per provenienza
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
Presenze in Liguria - Composizione per provenienza
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Regione Liguria
2 ottobre 2023

Turismo - II trimestre 2023

Tag: turismo

 

I dati qui riportati sono di fonte Regione Liguria. È stata scelta questa fonte per l’elaborazione delle note trimestrali per garantire la migliore tempestività del dato e l’approfondimento a livello provinciale. I dati qui utilizzati fanno riferimento al report scaricato in data 21 settembre 2023.


Nel II trimestre 2023 prosegue l’andamento positivo del settore turistico. Nello specifico, le variazioni tendenziali dei flussi turistici mostrano un aumento sia degli arrivi (+7,4%) sia delle presenze (+6,1%).

L’incremento dei flussi è ascrivibile esclusivamente alla componente straniera, per la quale si registra un aumento pari al 21,9% per gli arrivi e al 17,1% per le presenze. Le variazioni registrate dal turismo nazionale sono invece negative: -3,9% per gli arrivi e -2,6% per le presenze.

A livello locale, la dinamica complessiva è positiva in tutte le province liguri. L’intensità maggiore si registra nella provincia della Spezia (+14,7% per gli arrivi e +13,3% per le presenze). Nelle altre province, le variazioni degli arrivi e delle presenze sono pari rispettivamente a: +7,6% per gli arrivi e +5,7% per le presenze a Genova, +6,1% e +6,5% a Imperia e +2,2% e +1,9% a Savona.

Il settore alberghiero chiude il II trimestre del 2023 con risultati positivi in termini sia di arrivi (+5,8%) che di presenze (+3,9%).

La permanenza media è di 2,5 notti per cliente.

A livello territoriale la dinamica positiva interessa i flussi complessivi di tutte le province liguri. Nello specifico, La Spezia registra l’incremento di intensità maggiore in relazione sia agli arrivi (+12,9%) che alle presenze (+7,9%). Gli incrementi dei flussi turistici meno intensi si osservano invece a Savona (+1,3% per gli arrivi e +1,2% per le presenze).

Anche nel settore extra alberghiero si registrano risultati positivi, sebbene si tratti di valori assoluti più contenuti rispetto all’alberghiero. Nello specifico, gli arrivi aumentano del 10,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e le presenze del 9,7%. Per entrambe le componenti, la variazione percentuale positiva registrata dal settore extra alberghiero è superiore alla corrispettiva rilevata nel settore alberghiero.

Anche la permanenza media è più elevata di quella registrata per il settore alberghiero e risulta pari a 3,2 notti per ospite.

Tutte le province liguri sono interessate dall’incremento dei flussi turistici. La Spezia presenta nuovamente la crescita più significativa sia per gli arrivi (+16,2%) che per le presenze (+17,4%); a Savona si registrano invece le intensità di crescita inferiori.


Occupati in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di disoccupazione in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di inattività in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
19 settembre 2023

Mercato del lavoro - II trimestre 2023

Tag: mercato del lavoro

 

I dati qui riportati fanno riferimento alla nuova serie storica pubblicata da Istat a partire dall'11 marzo 2022, a seguito della revisione della Rilevazione sulle Forze Lavoro.


Il livello dei tassi di occupazione e disoccupazione colloca la Liguria, come d’abitudine, in una posizione intermedia tra le performance del Nord-Ovest (migliori) e quelle dell’Italia nel suo complesso (peggiori). Il tasso di inattività regionale è invece il più basso delle tre aree.

In termini di dinamica, i tassi riferiti alla Liguria mostrano un incremento per il tasso di occupazione (+1,7 punti percentuali) e un calo per il tasso di disoccupazione (-1,1 punti percentuali) e di inattività (-1,0 punti percentuali).

L’incremento del tasso di occupazione risulta più intenso della variazione registrata nei due contesti territoriali di riferimento. Anche la decrescita del tasso di disoccupazione e del tasso di inattività si configura come la più intensa delle tre aree considerate.

Nel II trimestre 2023 in Liguria le forze lavoro aumentano rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+ 10 mila unità, ossia +1,5%). Contemporaneamente si registra un calo della popolazione inattiva (-1,8%, equivalente a circa 14 mila unità in meno).

Per quanto riguarda la forza lavoro, aumentano gli occupati (+2,7%, ossia circa 17 mila unità in più) e diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-13,8%, ossia circa 7 mila unità in meno).

Con riferimento alla popolazione inattiva, invece, si evidenzia una diminuzione sia delle forze di lavoro potenziali (-8 mila unità, ossia -23,0%) sia delle persone che non cercano lavoro e non sono disponibili a lavorare (-1.000 unità, ossia -0,3%).

La dinamica positiva degli occupati (+2,7%) è trainata maggiormente dalla componente femminile (+5,8%), rispetto al più lieve incremento della partizione maschile (+0,3%). A livello settoriale l’andamento positivo è riconducibile al comparto dell’industria e dei servizi, che registrano variazioni pari rispettivamente a +7,3% e a +2,4%. All’interno dei due comparti si registra però un decremento delle costruzioni (-12,9%) e del commercio e delle attività di alloggio e ristorazione (-1,0%). Anche l’agricoltura presenta una variazione negativa (-47,2%).

Risulta in lieve diminuzione, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il numero degli occupati alle dipendenze (-0,1%). La decrescita è imputabile alla componente maschile (-0,8%) mentre la partizione femminile presenta un incremento (+0,7%). Il numero degli occupati alle indipendenze presenta invece una crescita del 12,1%.

Per quanto riguarda i disoccupati, il decremento è riconducibile alla diminuzione dei disoccupati ex-occupati (-25,7%). Aumentano invece i disoccupati ex-inattivi (+12,9%) e i disoccupati senza esperienze di lavoro (+2,2%).


Export Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Export UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Bilancia Commerciale Liguria e Italia (Export - Import; valori in milioni di euro)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
15 settembre 2023

Commercio estero - II trimestre 2023

Tag: commercio estero

 

I dati utilizzati nella presente nota sono provvisori (scaricati in data 13 settembre 2023)


La dinamica tendenziale dell’export ligure per il II trimestre 2023 appare positiva: le esportazioni aumentano, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, del 21,3%. Le importazioni segnano invece una diminuzione, pari a -17,3%.

Nel trimestre esaminato le importazioni e le esportazioni liguri registrano andamenti differenti nei cinque continenti.

In termini di esportazioni aumentano i flussi verso l’America (+84,6%), l’Asia (+16,1%) e l’Oceania e altri territori (+40,7%). Si registra invece una diminuzione verso gli altri continenti: Europa (-5,5%) e Africa (-47,4%). Nel trimestre esaminato, l’America rappresenta la destinazione preponderante dell’export ligure, con una quota pari al 42,9% dei flussi totali, mentre i flussi verso l’Europa rappresentano il 35,5% dell’export regionale.

In termini di destinazioni, l’export ligure aumenta verso gli altri Paesi europei (+21,4%), l’America settentrionale (+87,3%) e centro-meridionale (+65,5%), il Medio Oriente (+55,6%) e l’Asia centrale (+125,9%).

L’incremento delle esportazioni regionali (+21,3%) è la sintesi degli aumenti registrati nelle tre province di Imperia (+32,3%), Genova (+22,6%) e La Spezia (+79,4%). A Savona si registra invece una diminuzione del 17,4%.

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, a livello regionale i flussi di export diminuiscono per i prodotti dell’agricoltura e della pesca (-1,8%) e nella categoria residuale «altro» (-4,2%), Nelle restanti categorie i flussi aumentano secondo le seguenti percentuali: Minerali (+0,8%); Prodotti manifatturieri (+23,9%). I prodotti manifatturieri rappresentano, nel trimestre, il 92,5% delle esportazioni regionali.

I flussi in import diminuiscono dai seguenti mercati di origine: dagli altri Paesi europei (-45,4%), dall’Africa settentrionale (-48,2%), dal Medio Oriente (-49,9%), dall’Asia centrale (-20,8%) e orientale (-1,4%). Analizzando i cinque continenti si registrano variazioni negative in provenienza dall’Europa (-4,8%), dall’Africa (-37,9%) e dall’Asia (-29,6%) e variazioni positive in provenienza dall’America (+85,2%) e dall’Oceania e altri territori (+145,8%).

La diminuzione delle importazioni regionali (-17,3%) interessa tre delle quattro province liguri: -30,6% a Savona, -8,3% a Genova e -8,9% nella Spezia. A Imperia si registra invece un aumento pari a +15,4%.

In termini di categorie merceologiche si rileva un incremento solo nelle importazioni dei prodotti dell’agricoltura e della pesca (+28,3%). Nelle altre categorie si registrano le seguenti variazioni: Minerali (-35,4%); Prodotti manifatturieri (-0,7%); Categoria residuale «altro» (-21,8%).

Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre, ossia il saldo tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni relativamente alle sole merci, resta negativa (-343 milioni di euro) ma migliora rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-1,7 miliardi). Le esportazioni regionali sono aumentate (+21,3%) e le importazioni hanno registrato un decremento (-17,3%); questo ha portato ad un miglioramento tendenziale del saldo di bilancia commerciale regionale.