Liguria Ricerche SpA
Via XX Settembre, 42 - Genova
+39 010 840.3286
HOME > ATTIVITÀ > STUDI E RICERCHE > NOTE SULLE TENDENZE ECONOMICHE

I dati dell'economia ligure - Note periodiche

In questa sezione è possibile consultare le più recenti analisi prodotte da Liguria Ricerche riguardo ai dati trimestrali e annuali di fonte ufficiale relativi ai principali aspetti dell'economia ligure e in confronto con altre realtà territoriali.

E' possibile visualizzare i grafici e le note di commento per tematica e/o per trimestre di riferimento e accedere

sia alla versione più recente delle analisi prodotte per ciascuna tematica, sia alle edizioni precedenti. Le analisi verranno periodicamente aggiornate con i dati progressivamente disponibili.

Export Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Export UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Import UE ed Extra UE Liguria (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
Bilancia Commerciale Liguria e Italia (Export - Import; valori in milioni di euro)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Coeweb (Istat)
16 dicembre 2022

Commercio estero - III trimestre 2022

Tag: commercio estero

La dinamica tendenziale dell’export ligure per il III trimestre 2022 appare positiva: le esportazioni aumentano, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, dell’1,4% e le importazioni segnano un +52,6%.

Nel trimestre esaminato le importazioni e le esportazioni liguri registrano un incremento in quasi tutti i continenti (fanno eccezione l’America per le esportazioni e l’Oceania per le importazioni).

In termini di esportazioni, i flussi verso l’Oceania e l’Africa registrano i maggiori incrementi, pari rispettivamente a +103,9% e a +96,4%. Un incremento si registra anche in Asia (+20,8%) e in Europa (+8,8%), che rappresenta la destinazione preponderante dell’export ligure, valendo per una quota pari al 41,8% dei flussi totali.

In termini di destinazioni, l’export ligure aumenta verso tutte le destinazioni, con la sola eccezione dell’America Settentrionale (-27,8%) e Centro-meridionale (-2,2%). Tra le altre destinazioni, gli incrementi più significativi si registrano verso l’Asia centrale (+215,5%), l’Africa settentrionale (+130,0%) e l’Oceania e altri territori (+103,9%).

L’incremento delle esportazioni regionali (+1,4%) è la sintesi degli andamenti contrapposti registrati dalle province liguri. Nello specifico a Imperia e a Savona si registra una crescita (+6,0% e +31,2% rispettivamente), mentre a Genova e Spezia si osserva una diminuzione, pari rispettivamente a -4,3% e a -7,1%.

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, a livello regionale i flussi di export aumentano secondo le seguenti percentuali: prodotti dell’agricoltura e della pesca (+5,5%); minerali (+10,5%); prodotti manifatturieri (+0,1%); categoria residuale «altro» (+33,3%).

Anche i flussi in import aumentano per tutti i mercati di origine con la sola eccezione dell’Oceania e altri territori (-27,4%). Analizzando gli altri quattro continenti, si rilevano variazioni comprese tra il +129,9% dell’America ed il +25,5% dell’Europa.

L’incremento delle importazioni interessa tutte le quattro province liguri: +30,2% a Imperia, +55,3% a Savona, +39,5% a Genova e +110,0% nella Spezia.

Anche in termini di categorie merceologiche si rileva un incremento generalizzato. Aumentano infatti le importazioni dei prodotti dell’agricoltura e della pesca (+1,0%), dei minerali (+75,2%), dei manufatti (+41,4%) e della categoria residuale «altro» (+42,5%).

Complessivamente la bilancia commerciale del trimestre, ossia il saldo tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni relativamente alle sole merci, resta negativa (-1,6 miliardi di euro) e peggiora rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-176 milioni). Sia le importazioni che le esportazioni regionali hanno sperimentato un incremento nel III trimestre 2022. Tuttavia, l’aumento più intenso delle importazioni (+52,6% rispetto al +1,4% delle esportazioni) ha portato ad un peggioramento tendenziale del saldo di bilancia commerciale regionale.


Occupati in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di disoccupazione in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
Tasso di inattività in Liguria e Italia (variazioni tendenziali in punti percentuali)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Istat
15 dicembre 2022

Mercato del lavoro - III trimestre 2022

Tag: mercato del lavoro

 

I dati qui riportati fanno riferimento alla nuova serie storica pubblicata da Istat a partire dall'11 marzo 2022, a seguito della revisione della Rilevazione sulle Forze Lavoro.


Il livello dei tassi di occupazione e disoccupazione colloca la Liguria, come d’abitudine, in una posizione intermedia tra le performance del Nord Ovest (migliori) e quelle dell’Italia nel suo complesso (peggiori). Il livello del tasso di inattività è invece il più basso dei tre contesti di riferimento.

In termini di dinamica, i tassi riferiti alla Liguria mostrano un incremento per il tasso di occupazione (+2,8 punti percentuali) ed un decremento per il tasso di disoccupazione (-1,6 punti percentuali) e di inattività (-1,9 punti percentuali).

L’incremento del tasso di occupazione risulta più intenso della variazione registrata dai due contesti territoriali di riferimento. Anche la diminuzione del tasso di disoccupazione, concorde con la media italiana e del Nord-Ovest, è in linea con la variazione nazionale e più intensa della diminuzione registrata dal Nord-Ovest. Anche per il tasso di inattività l’andamento regionale ricalca quello dei comparti di riferimento, mostrando la decrescita più intensa.

Nel III trimestre 2022 la Liguria registra un incremento delle forze lavoro (+3,0%, pari a circa 19 mila unità in più). Nel medesimo periodo si registra quindi un corrispondente calo della popolazione inattiva di circa 19 mila unità (pari a -2,3%).

Per quanto riguarda la forza lavoro, aumentano sia gli occupati (+2,8%, ossia circa 17 mila unità in più), sia le persone in cerca di occupazione (+4,9%, ossia circa 2 mila unità in più).

Con riferimento alla popolazione inattiva, invece, si evidenzia un decremento sia delle forze di lavoro potenziali (-5 mila unità, ossia -13,2%), sia delle persone che non cercano lavoro e non sono disponibili a lavorare (-15 mila unità, ossia -6,1%).

La dinamica positiva degli occupati (+2,8%) interessa, però, la sola componente maschile (+5,3%), la cui crescita compensa la lieve diminuzione registrata per la partizione femminile (-0,1%). A livello settoriale l’andamento positivo è riconducibile al comparto dei servizi e delle costruzioni, che registrano un incremento degli occupati rispettivamente del 4,6% e del 7,5%. L’incremento nelle costruzioni non è sufficiente a bilanciare il calo registrato dal comparto industriale nel suo complesso; in diminuzione anche l’agricoltura (-20,2%).

Risulta in crescita, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il numero degli occupati alle dipendenze (+6,7%). In questo caso l’incremento tendenziale risulta omogeneo tra la componente maschile e quella femminile (+6,6% e +6,7% rispettivamente).

Per quanto riguarda i disoccupati, il loro incremento è riconducibile alla crescita dei disoccupati ex-occupati (+29,1%) e dei disoccupati senza esperienze di lavoro (+8,1%). I disoccupati ex-inattivi presentano invece una diminuzione del 34,1%.


Imprese attive in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese attive per settore in Liguria e Italia nel III trimestre 2022 (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
Imprese artigiane in Liguria e Italia (variazioni tendenziali %)
Fonte: Elaborazioni Liguria Ricerche su dati Movimprese (Infocamere)
3 novembre 2022

Imprese - III trimestre 2022

Tag: imprese

In Liguria, nel III trimestre del 2022, continua il trend di decrescita iniziato nel I trimestre dell’anno, complici anche la guerra ed il caro energia: nello specifico, lo stock di imprese registrate segna una diminuzione pari allo 0,6% e le imprese attive calano dell’1,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

La diminuzione regionale è coerente con l’andamento medio nazionale, sebbene presenti livelli di intensità opposti: la diminuzione dello stock di imprese registrate, infatti, risulta meno intensa della media italiana (pari a -1,1%), mentre per le imprese attive il calo ligure presenta un’intensità maggiore di quasi un punto percentuale rispetto al dato nazionale (pari a -0,8%).

A livello territoriale il decremento delle imprese attive interessa tutte le quattro province liguri: Imperia presenta il calo più significativo (-3,0% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), seguita da Savona (-2,1%), La Spezia (-1,7%) e Genova (-1,1%).

A livello settoriale, in Liguria, le imprese attive diminuiscono nei seguenti settori: «Agricoltura» (-1,9%), «Industria in senso stretto» (-3,3%), «Costruzioni» (-1,1%) «Commercio» (-3,4%), «Trasporti e magazzinaggio» (-3,6%), «Servizi di alloggio e ristorazione» (-1,0%). Rimane invece invariato il numero di imprese della categoria «Altri servizi alla persona».

Infine, si rilevano incrementi per quanto riguarda i seguenti settori:

  • «Servizi alle imprese»: +0,3%;
  • Categoria residuale «altri servizi»: +42,6%.

Il numero delle imprese a carattere artigiano è in diminuzione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-0,7% sia per le imprese registrate che per quelle attive). Per entrambi gli stock, il decremento risulta inferiore alla media nazionale.

La dinamica negativa interessa tre province liguri, con riferimento ad entrambi gli stock considerati; l’unica eccezione è rappresentata da Genova, dove si registra una crescita dei due aggregati (+1,1% sia per le imprese registrate che per le attive).

In termini tendenziali, il tasso di artigianalità della regione rimane invariato, con un valore di 26,8%. L’indicatore migliora nei settori «costruzioni» e nella categoria residuale «altri settori», rimane invariato nei settori «agricoltura» e «commercio» e si riduce nei settori rimanenti.

Il settore del commercio registra un calo del numero delle imprese sia registrate (-2,2%) che attive (-3,4%). Nel caso delle imprese attive, la flessione regionale è più intensa di quella sperimentata a livello nazionale (-2,5%) mentre la situazione opposta si rileva per le imprese registrate (media nazionale: -2,7%).

La dinamica negativa coinvolge, per entrambi gli stock, tutte le province della regione. Imperia presenta, in entrambi i casi, la dinamica negativa più intensa.

In termini sub-settoriali, le imprese attive operanti nel commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e motocicli) sperimentano la contrazione più intensa (-4,2%), seguite dalle imprese operanti nel commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e motocicli), dove la diminuzione è pari a -3,2%.

Nel III trimestre 2022, il numero di startup innovative in Liguria aumenta del 5,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Aumenta anche il rapporto delle startup innovative sul totale nazionale, sebbene solo leggermente (+0,02%).

Nello specifico, il numero di startup innovative della regione è pari a 255 unità (15° valore tra le regioni italiane). L’80,0% di esse è concentrato nella provincia di Genova a cui seguono, per intensità decrescente, La Spezia (con 7,8% delle unità complessive), Savona (6,3%) e Imperia (5,9%).